VICOLO BOLOGNETTI + MERCATINO = CUORICINO

Domenica 8 maggio avrei dovuto inaugurare la stagione dei mercatini in giardino ma a quanto pare al grande Zeus, Dio di tuoni lampi fulmini e saette, di vintage e toppettini all’uncinetto non interessa granché e così il signorino ha pensato bene di preannunciare un week-end di freddo polare e pioggia a catinelle costringendomi a rimandare Mercato delle Gemelle ed allestimendo relle. 

Che poi abbia piovuto solo per cinque miseri secondi e pure con il sole, questi sono dettagli. Lol. 

Comunque, tutto succede per una ragione e – alla facciazza di Zeus – dietro a un temporale, se si aguzza la vista, si intravede sempre un arcobaleno all’orizzonte e così, scacciata la lacrimuccia per il rimando del market, me ne sono fatta una ragione e sono andata a curiosare tra i banchetti di Vicolo Bolognetti

Che figata raga! L’Era Ora Market, organizzato da due coloratissime eccentricissime vintaggissime regaz di Bologna nella sede del Municipio Sociale Autogestito Làbas (Via Vicolo Bolognetti 2), ha tutte le carte (e le scarpe, e le giacche, e le camicie, e i libri, e le ceramiche) in regola per diventare il vostro nuovo market preferito. Il giusto mix tra banchetti pazzeschi, atmosfera da centro sociale di Bologna, personaggi e personagge con cui scapperesti su una spiaggia nudista alle Canarie in un batter d’occhio, dj-set, un po’ di carbs, tanta pace tanto amore e non mi stupirei se al prossimo evento ci scappasse pure la rivoluzione. 

Insomma, a malincuore, ma s’ha da fa’: grazie grande Zeus per aver fatto saltare il nostro market! 

Dato che la maggior parte di voi che mi leggete, ne sono quasi sicura, non è stata all’Era Ora Market o, comunque sia, si è persa l’appuntamento dell’8 maggio, cerchiamo di rimediare condividendo con voi la nostra personalissina #TOP2 di banchetti in Bolognetti

Al primo posto indiscusso, le ceramiche artigianali di Stefania e Mery di Shee Ceramics. Fiorellini, colori pastellosi, tazzine e ciotoline da riempire di hummus e patatine per un aperitivo dreamy e super ‘70s! La mia guru delle apparecchiature di tavola Kledia Topciu aka Poppy and the Angry Sage approverebbe sicuramente, e probabilmente anche voi!
Io avrei voluto comprare qualsiasi cosa ma poi ho pensato che non avendo manco una cucina di mia proprietà forse sarebbe stato un po’ incosciente acquistare un set di piatti per poi rinchiuderli nel baule della macchina per i prossimi due anni. Così mi sono limitata a una ciotolina-porta-qualsiasi-cosa verdina e margheritosa in cui ogni giorno svuoto la qualunque a seconda di quel che trovo nelle mie misere tasche. Se siete fortunat* e avete una cucina da arredare, seguite immediatamente queste due giovani artigiane di Bologna e sperperate i vostri risparmi senza pietà! Io attendo con ansia il giorno in cui, stuf* di tazzine e margheritine, porterete tutto all’Ant. 

Secondi ma a testa altissima, da Viareggio in mega polleggio troviamo… Lorolì! Il nome è già una garanzia, ed effettivamente la loro selezione vintage e pre-loved me la sarei portata tutta via! Scordatevi le solite camice fricchettone e il denim anni ’90: Lorolì hanno esemplari rari e particolari, tanto da avermi convinta a concludere la classica alla posizione numero due per evitare di umiliare brutalmente la concorrenza, come solo una camicia vintage cento per cento cotone ricamata a mano potrebbe fare contro un zavaglio di plastica pescato tra gli scaffali di Zara. C’è poco da fare: col vino e col vestiario, ‘sti toscani ci danno sempre la puzza a noi emiliani. Ma non cantate vittoria, cari mercatari di Viareggio: non passerà troppo tempo prima che il Lambrusco toglierà di mezzo il Chianti con un cucco e Lorolì verranno rimpiazzati da un gruppo di emergenti mercatari emiliani. Tiè! Fino ad allora, però, vi consiglio di seguire la loro pagina Instagram e di non perdervi neanche un banchetto! 

Vi è venuta voglia di ravanare all’Era Ora Market? Allora non prendete impegni per domenica 12 giugno: a meno che Zeus non decida di continuare imperterrito la sua guerra ai mercatini facendo venire giù un metro e mezzo di neve e congelandoci come Polaretti, ci si vede in Vicolo Bolognetti. 

Ps: chi oserà soffiarmi le ciotoline con le margherite solo perché ha una cucina in cui posizionarle, verrà condannato a bere birre piccole da qui all’eternità!

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